Nascita delle Auto Sportive

L'industria automobilistica ha fatto passi da gigante creando auto più moderne, quelle che hanno entusiasmato le folle intorno al ventesimo secolo: ciò che in principio costituiva una sorta di carrozzella motorizzata diventò un mezzo sempre più sicuro e maneggevole con cui spostarsi in caso di necessità o con cui provare il brivido dell'altà velocità.

Una volta create carrozzerie resistenti e sistemi di sicurezza sia attivi che passivi, sono state messe sul mercato automobili di grande fattura, dalle utilitarie a quelle sportive.

E il ventesimo secolo conosceva già il significato di gara sportiva tant'è che fu organizzato un club allo scopo di di organizzare le attività sportive inerenti a questi nuovi mezzi.

Nacquero i primi assi del volante e soprattutto importanti case automobilistiche produttrici di auto da corsa di primo livello. Tra queste si potevano ammirare quelle che sfrecciavano per tutti i circuiti mondiali.

Lì si viveva appieno il significato dell'alta velocità nel clima del tutto avventuroso delle grandi competizioni.

A partire dalla seconda metà del Novecento si ebbe l'affermazione delle più prestigiose auto sportive, quelle per eccellenza vale a dire la spider (a due posti), la roadster (forse uno dei primissimi modelli di auto sportiva, nata negli Stati Uniti d'America), la coupé (dalla forma particolarmente raffinata e sfilata) e la cabrio o cabriolet che nasce come automobile chiusa ma è stata poi trasformata nella famosa decappottabile.

Un vero e proprio interesse del mercato nei confronti dell'auto sportiva si è avuto soprattutto negli anni Novanta del ventesimo secolo.